Pyura chilensis è un organismo marino simile d'aspetto ad una roccia e che, in realtà, è un tunicato appartenente alla classe degli Ascidiacea , microfaghi filtratori, sessili che come forma solitamente ricordano quella di un vaso.
Pyura chilensis |
Si trovano sulle coste rocciose del Cile e del Perù e nonostante l'aspetto non molto piacevole è commercializzato nel sud america e considerato, in alcuni zone, una prelibatezza culinaria della tradizione locale.
Viene consumato sia cotto che crudo, accompagnato a riso, e quando viene mangiato crudo lo si irrora di succo di limone e peperoncino.
Nel video qui sotto, dal minuto 3:30, potete osservare una puntata del famoso format Statunitense "Bizarre food" in cui il protagonista Andrew Zimmern assaggia questo particolare cibo durante una visita gastronomica in Cile.
Questo invertebrato marino si nutre filtrando dall'acqua il materiale organico ed i microrganismi e possiede alcune caratteristiche tipiche dei cordati come la faringe e la notocorda perforata.
È un animale che nasce maschio poi, crescendo, diviene ermafrodita e si riproduce rilasciando in acqua nuvole di gameti maschili e femminili i quali, se non trovano gameti provenienti da altre Pyura, si autofecondano.
La fecondazione avviene esternamente quindi; dall'uovo fecondato nasce una larva natante simile ad un girino e dotata di corda dorsale che dopo un periodo di vita libera si fissa al fondale marino e, attraverso un processo di metamorfosi, diviene una piccola ascidia che aumenterà il proprio volume nutrendosi.
Il corpo di Pyura chilensis è caratterizzato da un rivestimento coriaceo (tunica coriacea) e possiede un sifone inalante che serve all'organismo per aspirare l'acqua ed un sifone esalante che espelle l'acqua insieme alle scorie ma espelle anche i gameti quando deve riprodursi.
La filtrazione dell'acqua avviene all'interno della tunica, nel cestello branchiale ed il movimento del flusso d'acqua è favorito dal tante cilia che battono in sincronia.
Vive solitamente in ampie colonie nella zona intertidale del litorale, una zona "di confine" soggetta all'alzamento e abbassamento delle maree.
È fonte di cibo per moltissimi organismi marini delle coste sud americane, tra cui spiccano molti molluschi della famiglia Muricidae.
Nonostante l'ampio sfruttamento di questo invertebrato per la pesca nella costa cilena, Pyura non sembra in pericolo d'estinzione probabilmente per il suo metodo di riproduzione che permette di avere una certa resistenza agli stress esterni che potrebbero interferire sulla popolazione.
Pyura è caratterizzato da un forte gusto di iodio, in realtà derivante da grosse concentrazioni di vanadio, che si trova disciolto nel sangue. A causa delle alte concentrazioni di vanadio, elemento tossico per l'uomo in grosse quantità (soprattutto se allo stato di polvere), se ne sconsiglia un ampio consumo per evitare danni da accumulo; questa avvertenza è diffusa nelle zone del sud america dove lo si consuma abitualmente in via del tutto precauzionale poiché non esiste ancora uno studio approfondito riguardo al consumo di vanadio per mezzo di questo invertebrato.
È comunque sicuro ed appurato che la concentrazione di vanadio all'interno di Pyura è anche di 10 milioni di volte superiore rispetto alla concentrazione nell'ambiente marino.
La fecondazione avviene esternamente quindi; dall'uovo fecondato nasce una larva natante simile ad un girino e dotata di corda dorsale che dopo un periodo di vita libera si fissa al fondale marino e, attraverso un processo di metamorfosi, diviene una piccola ascidia che aumenterà il proprio volume nutrendosi.
Il corpo di Pyura chilensis è caratterizzato da un rivestimento coriaceo (tunica coriacea) e possiede un sifone inalante che serve all'organismo per aspirare l'acqua ed un sifone esalante che espelle l'acqua insieme alle scorie ma espelle anche i gameti quando deve riprodursi.
La filtrazione dell'acqua avviene all'interno della tunica, nel cestello branchiale ed il movimento del flusso d'acqua è favorito dal tante cilia che battono in sincronia.
Vive solitamente in ampie colonie nella zona intertidale del litorale, una zona "di confine" soggetta all'alzamento e abbassamento delle maree.
È fonte di cibo per moltissimi organismi marini delle coste sud americane, tra cui spiccano molti molluschi della famiglia Muricidae.
Nonostante l'ampio sfruttamento di questo invertebrato per la pesca nella costa cilena, Pyura non sembra in pericolo d'estinzione probabilmente per il suo metodo di riproduzione che permette di avere una certa resistenza agli stress esterni che potrebbero interferire sulla popolazione.
Pyura è caratterizzato da un forte gusto di iodio, in realtà derivante da grosse concentrazioni di vanadio, che si trova disciolto nel sangue. A causa delle alte concentrazioni di vanadio, elemento tossico per l'uomo in grosse quantità (soprattutto se allo stato di polvere), se ne sconsiglia un ampio consumo per evitare danni da accumulo; questa avvertenza è diffusa nelle zone del sud america dove lo si consuma abitualmente in via del tutto precauzionale poiché non esiste ancora uno studio approfondito riguardo al consumo di vanadio per mezzo di questo invertebrato.
È comunque sicuro ed appurato che la concentrazione di vanadio all'interno di Pyura è anche di 10 milioni di volte superiore rispetto alla concentrazione nell'ambiente marino.