giovedì 10 aprile 2014

Parliamo dell'Ebola

Negli ultimi giorni televisione, radio, giornali e soprattutto il web hanno cominciato a parlare di una epidemia di virus Ebola nell'Africa Equatoriale, in particolare in Guinea e Liberia.
Questa epidemia non è nuova, ma è presente in quei territori almeno da Gennaio anche se solo ora se ne parla perché ha raggiunto una importante città, Conakry.




Cosa è il virus Ebola?
L'ebola è un virus appartenente alla famiglia dei Filoviridae, che colpisce l'uomo e può provocare febbri emorragiche.
Questo virus venne individuato per la prima volta negli anni '70 in quello che era chiamato, un tempo, Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo).
Sono stati individuati 4 ceppi di questo virus, 3 dei quali sono pericolosi per l'uomo.
Dalle notizie che ho letto, sembrerebbe che il ceppo diffuso in Guinea sia quello più virulento, chiamato "Zaire",  e che avrebbe il tasso di mortalità del 88%.

C'è però da dire che questo tasso di mortalità è stato calcolato negli anni in un ambiente, quello africano, dove igiene, robusta costituzione dei pazienti, norme igieniche e buona alimentazione sono un qualcosa di utopistico.
Sembrerebbe (ma ciò è ancora una teoria solo in parte verificata), che l'utilizzo di adeguate norme igieniche, unito al contagio di persone ben nutrite e sane, possa ridurre notevolmente questa percentuale di mortalità anche in un virus considerato così pericoloso.

C'è da dire, comunque, che il virus va tenuto sotto controllo in modo tale da evitare una maggiore diffusione del contagio in quanto dalle ultime notizie ci sarebbero dei casi in una grande città della Guinea, con conseguente maggior rischio di contagio a causa dei molti abitanti e delle pessime condizioni di vita presenti nella zona.

Come avviene il contagio?
 L'Ebola si diffonde agli esseri umani attraverso il contatto con animali infetti come scimmie, gorilla, porcospini e pipistrelli (volpi volanti in primis).
Sono proprio queste ultime le probabili incriminate di questa e altre infezioni da virus ebola avvenute in passato poiché in queste zone, Guinea compresa, il consumo di carne di pipistrello è molto diffuso.
Le autorità locali recentemente, hanno messo al bando questa pratica alimentare, tuttavia non sara semplice evitare che una tradizione così antica sparisca di punto in bianco.
Non è ancora chiaro come si sia diffusa l'attuale epidemia; non è mai facile individuare l'origine di un focolaio epidemico ed il "paziente zero" da cui tutto ha avuto inizio.
L'infezione tra uomo e uomo si trasmette a causa di secrezioni biologiche, come sangue infetto, anche quando il paziente è deceduto.
Anche se molti articoli recentemente apparsi vi fanno credere che il contagio uomo-uomo sia molto semplice, ciò in realtà non è proprio vero. Esso infatti è piuttosto raro ed avviene a causa di particolari pratiche spesso riconducibili alla tradizione locale come, ad esempio, prendersi cura e lavare i defunti entrando così in contatto con sangue infetto. (È molto più probabile contrarre questa malattia dal contatto con un animale malato).

I sintomi principali sono molto vari; si va da febbre alta, rush cutaneo, stanchezza, vertigini, vomito, dissenteria ed emorragie interne ed esterne.
Non esiste un vaccino e nemmeno un protocollo farmacologico-sanitario standard che sia riconosciuto come cura.
Solitamente si agisce sui sintomi, abbassando la febbre ed idratando il corpo del paziente nella speranza che sia abbastanza forte da superare da solo la fase acuta della malattia.

Dobbiamo allarmarci?
No. E dico questo perché esistono protocolli standard, usati in Europa ed anche in Italia, d'isolamento che sono molto efficaci ed impediscono ogni possibilità di contagio. L'OMS, la CDC e tutti gli enti internazionali devono stare in guardia ma noi non dobbiamo crearci inutili allarmismi poiché a mio parere, in condizioni normali, è molto difficile che un italiano entri in contatto con un potenziale uomo malato o con un animale malato.
Bisogna conoscere il virus, rispettarlo ma essere consapevoli ed informati in modo da sapere come comportarsi. L'ebola sicuramente non è una passeggiata ma penso che sia molto difficile una sua propagazione epidemica in Europa ed in Italia a patto che il sistema di controllo, che in questi casi viene REGOLARMENTE attivato, sia efficiente.

Per saperne di più:
- Wikipedia
- http://www.epicentro.iss.it/problemi/ebola/ebola.asp
- Cacciatori di Virus

Nessun commento:

Posta un commento