mercoledì 6 marzo 2013

Le piante e la loro utilità per la nostra salute - 1° parte


Fin dall’antichità le piante sono state utilizzate dall’uomo, a volte anche impropriamente, a scopo farmaceutico e/o medicamentoso. Sono tanti i principi attivi ricavati dalle piante ma qui ho intenzione di descrivere più genericamente alcune piante che possono dare vantaggi se assunte nella propria dieta. È infatti mia convinzione che la prevenzione primaria sia la cosa migliore per evitare l’insorgere di malattie e qualunque altra situazione che possono rendere la nostra vita più difficile.

Eucalyptus:
agisce da stimolatore delle mucose che costituiscono il rivestimento interno dei bronchi; fluidificano le secrezioni e ne favoriscono l’eliminazione. Inoltre attenua il dolore e l’infiammazione.
Da questa pianta si produce un olio essenziale in grado di svolgere azione antivirale nelle influenze ma va assunto ai primi sintomi poichè è comunque un blando antivirale che nulla può durante le fasi acute dell’influenza.

Verbena: L’infuso di verbena probabilmente non uccide e neppure tiene alla larga i vampiri come ci vuole “insegnare” la televisione ma un infuso dei suoi fiori è capace di prevenire la propagazione del virus dell’influenza e combattere l’infiammazione delle mucose e calmare la tosse.

Reine Des Prés (Filipendula ulmaria): Le sono riconosciute proprietà antireumatiche e di eliminazione delle tossine in modo naturale

Harpagophytum procumbensconosciuta: Conosciuto col nome di “artiglio del diavolo” e apprezzata per le sue proprietà antireumatiche, antidolorifiche, anti-infiammatorie ed anti-spasmodiche. Ormai sono famose le pomate contenenti questa pianta.

Aglio (Allium sativum): è un antibatterico naturale contenente allicina. È in grado di combattere attivamente i batteri presenti nell’organismo. Conosciuto fin dall’antichità anche per le sue proprietà antisettiche, di stimolazione del sistema digestivo, di regolazione del sistema circolatorio e della pressione arteriosa.

Bergamotto: Favorisce il sonno, ha anche proprietà antispasmodiche ovvero di alleviare o eliminare la contrazione improvvisa e involontaria di muscoli, orifizi od organi cavi.

Biancospino: Regolarizza il battito cardiaco e normalizza il flusso del sangue. Allevia l’ipertensione e calma il sistema nervoso e simpatico.

Passiflora: proprietà tranquillizzanti, antispasmodiche e sedative.

Valeriana: Uno dei rimedi naturali più usati (ed abusati) contro l’insonnia, regola il battito cardiaco e riduce i disordini nervosi.

Silybum marianum (Cardo Mariano): è una pianta officinale, usata per il trattamento delle affezioni a carico del fegato ed in particolar modo per la normalizzazione delle transaminasi.
È stato utilizzato con successo anche nei pazienti affetti da epatite cronica sintomatica, rilevando la comparsa graduale dei sintomi. Ottimi
risultati son stati riscontrati anche nei pazienti sottoposti a cicli di chemioterapia con gravi alterazioni della funzione epatica. È anche un ottima antiossidante naturale.
Da Wikipedia: Il fitocomplesso di Cardo mariano (soprattutto il componente silibinina) riduce le transaminasi ed altri indici bioumorali nel decorso delle epatopatie e sembra proponibile inoltre anche nella sindrome epato-renale. Possibili, secondo lavori in vitro da confermare in vivo, interazioni col citocromo P450 specie con l'isoforma CYP 3A4 interessata al metabolismo di molti farmaci di sintesi. (P.Campagna. Farmaci vegetali. Minerva Medica ed. 2008)
Altri flavonolignani presenti, però, hanno dimostrato delle proprietà individuali che spiegherebbero parzialmente le capacità del fitocomplesso di indurre una certa rigenerazione delle cellule epatiche:

  • la silandrina, interferirebbe con la sintesi dei trigliceridi ed è anche capace di modulare la funzione della cicloossigenasi II (inducibile nelle infiammazioni);
  • la silimonina è risultata essere un modulatore della pompa ATP-dipendente della multiresistenza ai farmaci (GP170/MDRG) e dell'enzima 17beta-idrossisteroide deidrogenasi.

È possibile dunque che l'azione generica sia quella di stimolare l'eliminazione cellulare delle tossine e ridurre la componente infiammatoria, presente nelle forme epatitiche grasse, alcoliche e da terapie ormonali con steroidi.”

Curcuma: È considerato da molto tempo un ottimo epatoprotettivo, contiene numerose sostanze considerate benevole per il nostro organismo, in particolare la “corcumina” a cui vengono attribuite proprietà anticoagulanti, antitrombotiche, antipertensive, antinfiammatorie, antidiabetogene, , ipocolesterolemizzanti , antiossidanti, antivirali. Inoltre è un antiossidante molto potente. Io la consiglierei in una dieta bilanciata, come tutte le spezie più diffuse, anche perché sono ottimi sostituti del sale che come ben sappiamo ne assumiamo in grandi quantità giornalmente.

Menta: col termine generico di “Menta” indichiamo un genere di piante dalle innumerevoli proprietà tra le quali le più importanti ,in campo medico, sono: funzioni digestive,  stimolanti delle funzioni gastriche, antisettiche ed antispasmodiche. Sono usate anche come rimedio per l’alitosi e come blando lenitivo per il mal di gola.

Peperoncino: Note da tempi antichi le proprietà antibatteriche e antiossidanti grazie alla presenza di vitamina C. È inoltre uno stimolante della produzione di succhi gastrici e quindi aiuta la digestione.
Recenti ricerche gli conferiscono utilità anche per la cura di rafreddori, faringiti ecc..ecc... Ovviamente va usato con parsimonia a causa della capacità della capsicina di infiammare e conferire la famosa “piccantezza” del peperoncino.

Cercherò di realizzare la seconda parte nei prossimi giorni; mi auguro già domani se ho abbastanza tempo.

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